venerdì 30 novembre 2007

Amàr Cord 3 - La gita dell'89

Vi abbiamo mai raccontato della mitica gita dell'89? Ci trovavamo nei dintorni di Vienna quando fummo sorpresi da una tormenta di neve. Eravamo io, Ciccio Cisponi e tutta la greffa della 3ª H dell'Azkenazooticon. La nostra accompagnatrice, la professoressa Deborah Moddizzosu, che non aveva mai visto una tormenta di neve se non nelle ampolle natalizie, fu colta da delirium tremens. Quando eravamo ormai certi di finire assiderati nelle steppe della capitale asburgica Cisponi si ricordò di avere con sé una cassa da 6 bottiglie di Oransoda (vuoto a rendere). Fu allora che Mirko Spatula suggerì al Cispo la mossa che ci avrebbe salvato la vita: ingurgitare di seguito le 6 bottiglie e lasciare fluire tutta la sua nota forza interiore.
La reazione del Cispo è rimasta scolpita nei nostri cuori e nelle nostre orecchie, nonché immortalata da Chicco Canaio, il compagno addetto alle foto storiche.
Vi proponiamo, commossi e nostalgici, il momento clou: Ciccio Cisponi che dissolve la tormenta di neve creando un corridoio umanitario per la nostra fuga.


Noi tutti e 28 della 3ª H saremmo a destra,
ma quella pippa di Canaio non ci ha inquadrati...

lunedì 26 novembre 2007

Cisponi di gomma!

© Cisponi forever A seguito di un recente colloquio telefonico col dott. Gigi, noto esperto di marketing a livello internazionale, abbiamo convenuto che per sollecitare il feedback della pantry audit applicato ad un più ampio target group, allo scopo di scuscitarne l'appeting appeal, si è reso necessario il varo di un nuovo prodotto di supporto alle già note Cispo-spillette, menzionate in uno dei commenti precedenti.
Dal tele-meeting è scaturita la carta vincente che rivoluzionerà il concetto di gadget, per le generazioni future: BIG CISPO, il bambolotto di gomma a grandezza naturale. Il sano divertimento di una volta!

"Bimbi, buttate il pongo e premete il tasto. Big Cispo non vi deluderà ed allieterà le vostre sere d'inverno!"

BIG CISPO
da oggi è disponibile con un set di facce da ricambio che va dalla faccia di bronzo, fino ad arrivare alla faccia di solla, elemento fondamentale della tradizione popolare sarda.

venerdì 23 novembre 2007

Amar Cord natavòt

Un anno esatto dopo aver sorretto la Torre di Poggibonzi con la sola forza della sua interiorità, Ciccio Cisponi si dilettava in villeggiatura con tutta la 1ª H del liceo "F. Azkenazooticon" di Krapula in quel di Fuori Porta, nello Stokansao.


Questo giusto per rispondere alle decine di migliaia di fanz che ci chiedevano "Ma chi c...o è 'sto Cisponi?!" e ai quali noi, Sbottazzoni e Cagnacci, elegantemente rispondevamo: "Ma chiederlo direttamente a lui no, eh?".


sabato 17 novembre 2007

Le Cispo-spille!

© Lo Bianco - Olivieri 2007L'irreversibile meccanismo si è messo in moto.
Ormai il cispo-merchandising è una consolidata realtà.
Non potrai mentire a te stesso e dire che non ne sentivi la mancanza, non potrai sopportare il pianto dei tuoi figli che sono rimasti senza e che vengono scherzati dai loro compagnetti di scuola più fortunati. E che dire infine, degli sguardi di compassione dei tuoi colleghi e amici nel constatare la desolante vacuità del bavero della tua giacca? Acquista anche tu una Cispo-spilletta! Potrai così andare in giro a testa alta e nessuno potrà prendersi giuoco di te.

© Lo Bianco - Bruno Olivieri 2007Le Cispo-spillette, realizzate grazie alla collaborazione della dott.ssa Georgetta Hatzen dell'Università di Kaltzüngher, titolare della cattedra di Mercimonio Applicato sono un accessorio indispensabile del nostro vivere quotidiano e da oggi le potrai trovare all'incredibile prezzo di 367,63 euro cadauna al netto delle ritenute di legge escluse le spese di trasporto.
Un'offerta irripetibile, "... E prova a ripeterla, se hai coraggio", direbbe Cisponi.
Approfittane subito!

Aut. min. rinc.

Schierati o sarai schierato

Manifesto 70x50 cm "Cisponi contro il fumetto seriale/popolare"


Manifesto 100x70 cm "Cisponi contro le/i/lo graphic novel"



Manifesto 6x3 m "Cisponi contro gli autori di graphic novel"


Aut.min.conc.col.cav.

Si ringrazia Gaccu in persona.

Intellettuali per il Cispo

"Il buongoverno del Cisponi" raccoglie le prime firme di noti intellettuali che hanno saltato il fosso passando dalla nostra parte. Dopo Mimmo Rantolo, è la volta dell'esimio professor Lello Cavandolo. Accompagnato da solerti ricercatori universitari, Cavandolo si è mischiato senza puzze sotto il naso con la gente comune che affollava il nostro gazebo a piazza Martiri dell'Intelletto (Krapula Gora Nord).

Ricordatevi di votare

© Lo Bianco - Olivieri 2007 Oltre a votare nel sondaggio del blog di Sirvio neo amico del Cispo, per tutto il week end il suolo patrio sarà invaso dai gazebo del "Buongoverno di Cisponi". Un nome, una garanzia.
Per l'occasione lo stesso Dell'Utri ha dichiarato che rinuncerà ad allestire i suoi gazebo, se nella stessa piazza ce ne sarà uno di Cisponi.
Firma anche tu per la causa "De Noantri". Ancora una volta è Cisponi che ci toglierà le castagne dal fuoco e non le dividerà con nessuno!
Cisponi, scendi in campo anche tu. Salvaci.

venerdì 16 novembre 2007

Ultim'ora


Sirvio, Amico di Cisponi della prima ora (cosa della quale va molto, ma molto fiero), propone on line un fantastico sondaggio dal titolo:

Perché siamo tutti ingabbiati nell'"Affare Cisponi"?

Accurrite e vutate sapendo che nel segreto della cabina, Stalin non vi guarda ma Cisponi sì.

Amarcord

Capita, a volte.
Apri distrattamente un cassetto troppo a lungo rimasto chiuso e senza preavviso ti imbatti in vecchi, struggenti ricordi.
Come un fiume in piena, per un lunghissimo istante ti assale una miriade di sensazioni.
Emozioni vere.
Memorie vive e pulsanti.
Nemmeno te ne accorgi e una lacrima ti segna il viso e tu resti lì a chiederti perché.
Quale potenza recondita si cela in un umile foglietto sdrucito.
In una frase.
In una foto.
Una foto come questa.
La gita dell'86.
Un anno esatto prima di quella dell'87, nientemeno.
















Una delle poche foto del tormentato Cisponi in un momento di gioviale serenità mentre regge la torre di Poggibonzi con la sola forza della volontà e di un'emissione gassosa, complice l'Oransoda rubata all'autogrill di Pisanova.
Va detto che, relativamente alla torre, il dubbio che il Cispo avesse sbagliato scrivendo sulla Polaroid c'è.
Non era mica di Poggibonzi.
PoggibonSi, casomai.

giovedì 15 novembre 2007

Concorsaccio "Racconta le origini di Cisponi"

Amici e collaterali di Ciccio Cisponi si sono riuniti ieri all'"Antro del Pizzicagnolo" per la consueta pizzata del mercoledì (giorno magico del pizza + birra + caffè = 8 euro) e hanno dato vita all'ennesima iniziativa lucrativa sulle spalle del povero Cispo.
Trattasi di un concorso che è qualcosa di più di un concorso.
Un concorsaccio.
Il titolo è:

Racconta le origini di Cisponi

Il primo a inviare la sua candidatura è stato il fulmineo Galvano Folgore, che però è stato talmente veloce che non abbiamo fatto in tempo a vedere il suo elaborato (Galvano, riscrivici!). Il secondo è stato l'immarcescibile Gaccu che sulla tovaglietta macchiata di doppio sugo e mozzarella di bufala in quattroequattrotto ha buttato giù questa proposta:

Non male, ma siamo sicuri che anche quella di Galvano sarebbe stata all'altezza. Per voi, centinaia di fan interessati al concorso, alleghiamo il bando invitandovi a postare il medesimo su tutti i blog dei vostri amici, i quali - ne siamo certi - mostreranno sempiterna gratitudine a voi e a tutti i vostri parenti più stretti (cari estinti compresi).



CONCORSACCIO
Racconta le origini di Cisponi
in occasione della beatificazione del nume tutelare di codesto blog, Ciccio Cisponi

BANDO e REGOLAMENTO

Art. 1
L’Istituto "Amici Irrinunciabili del Cispo", ente morale con sede legale in Krapula, frazione Capannelle, di séguito indicato come «Istituto», indice un concorso per celebrare la beatificazione del suo fondatore, Pino Squartullo, di séguito indicato con il suo nome da gangster, Zio Pino, che avrà luogo in Gabicce Collina il 15 aprile 2017.
Al concorsaccio possono partecipare gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, statali e non statali paritarie, pareggiate o legalmente riconosciute, del territorio nazionale, nonché gli studenti delle scuole statali della Repubblica di San Marino ai sensi della convenzione ratificata con legge 6 giugno 1939, n. 1320.

Art. 2
Il concorso si suddivide nelle seguenti categorie:
a. categoria “scuola primaria”, riservata agli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria;
b. categoria “scuola media”, riservata agli alunni della scuola secondaria di primo grado;
c. categoria “scuola superiore”, riservata agli alunni di tutti gli indirizzi delle scuole secondarie di secondo grado (licei, istituti tecnici e istituti professionali, compresi gli istituti dell’istruzione artistica).

Art. 3
La categoria “scuola primaria” si articola nelle seguenti sezioni:
- disegno;
- poesia.
La categoria “scuola media” si articola nelle seguenti sezioni:
- poesia;
- componimento libero.
La categoria “scuola superiore” si articola nelle seguenti sezioni:
- disegno (solo per gli studenti degli istituti dell’istruzione artistica: liceo artistico di ordinamento, licei artistici sperimentali, istituti d’arte) e grafica digitale;
- componimento libero.
Alle sezioni “disegno” si può partecipare con un’opera grafico-pittorica realizzata a mano su supporto cartaceo, oppure con la fotografia di una tela.
Alle sezioni “poesia” si può partecipare con un componimento in versi sciolti o in rima in lingua italiana o in vernacolo.
Alle sezioni “componimento libero” si può partecipare con un tema, un saggio o un articolo, in lingua italiana, della lunghezza orientativa di quattro cartelle.
Alla sezione “grafica digitale” si può partecipare con un ipertesto, un sito web in formato diverso da quello ipertestuale (flash, php etc.) oppure un’immagine in formato jpeg, tiff, bitmap o vettoriale (estensione png).
Tutte le opere devono avere ad oggetto la vita di Ciccio Cisponi o comunque riguardare l’Istituto Amici Irrinunciabili del Cispo. A tal fine l’Istituto predisporrà un kit contenente materiale informativo sulla vita e le opere del fondatore che avrà cura di inviare alle istituzioni scolastiche che ne faranno richiesta.
La commissione esaminatrice non ammetterà al concorso le opere che non rispettino questo requisito e si riserva di escludere quelle che, a suo insindacabile giudizio, non risultino consone agli obiettivi dell’iniziativa.

Art. 4
Per partecipare è necessario far pervenire le opere entro il 28 febbraio 2018 all’Istituto Amici Irrinunciabili del Cispo, con qualsiasi mezzo di recapito (non fa fede il timbro postale), compresi, ove possibile, cammello ad acqua, carretto a due asini, pedibus calcantibus.
Le spedizioni a mezzo servizio postale (oppure corriere o consegna di persona) possono essere realizzate su supporto cartaceo o informatico (CD o DVD; non sono ammessi floppy disks). Le opere pittoriche di cui alla sezione “disegno” vanno inviate obbligatoriamente in originale.
Via e-mail sono ammesse tutte le opere ad eccezione di quelle di cui alla sezione “disegno” (eventuali fotografie vanno inviate stampate e non in formato digitale).
I formati ammessi per le opere di cui alle sezioni “poesia” e “componimento libero” fatte pervenire su supporto informatico o via e-mail sono testo (estensione txt), documento Word (estensione doc), rich text format (estensione rtf) e portable document format (estensione pdf). Il formato ammesso per le opere di cui alla “sezione grafica digitale” è uno di quelli indicati all’articolo 3; in caso di trasmissione via e-mail è richiesto l’invio di una cartella compressa (formato zip).
Via fax sono ammesse esclusivamente le opere di cui alle sezioni “poesia” e “componimento libero”.
Le opere dovranno essere accompagnate dai seguenti dati:
- nome e cognome;
- luogo e data di nascita;
- recapito postale, recapito telefonico e indirizzo e-mail;
- generalità dell’istituto al quale si è iscritti nonché classe, sezione ed eventuale indirizzo;
- categoria e sezione a cui si partecipa.
Per le opere realizzate da più studenti si prega di elencare tutti i nomi specificando i recapiti di un referente, che può essere eventualmente un docente coordinatore. Ciascun singolo o gruppo può partecipare con una sola opera. In caso di invii plurimi da parte dei medesimi autori, si terrà conto solo del primo per ciascuno di essi.
Gli studenti partecipanti si potranno avvalere di una spedizione unica eventualmente predisposta dagli istituti di appartenenza. In questi casi i dirigenti scolastici o i loro delegati avranno cura di distinguere le singole opere onde evitare di confondere i nominativi degli autori.
L’Istituto avrà cura di inviare via e-mail conferma di avvenuta ricezione del materiale a tutti coloro che avranno inviato le proprie richieste di partecipazione. Si prega pertanto di specificare sempre un indirizzo e-mail attivo.
L’Istituto non risponde di eventuali danneggiamenti dei supporti informatici.
I dati personali conferiti saranno utilizzati esclusivamente nell’ambito di questa iniziativa, nel rispetto del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.

Art. 5
La commissione, nominata dall’Istituto tra insegnanti, dirigenti scolastici e membri dell’Istituto, esprimerà un giudizio insindacabile sulle opere pervenute con votazione in decimi e assegnerà i seguenti premi ai primi tre classificati per ciascuna sezione nell’ambito delle tre categorie:

Categoria “scuola primaria”
I classificato per ciascuna delle due sezioni: fotocamera digitale
II classificato per ciascuna delle due sezioni: consolle con videogioco
III classificato per ciascuna delle due sezioni: lettore MP3


Categoria “scuola media”
I classificato per ciascuna delle due sezioni: computer potatile
II classificato per ciascuna delle due sezioni: stampante laser a colori
III classificato per ciascuna delle due sezioni: lettore DVD portatile

Categoria “scuola superiore”
I classificato per ciascuna delle due sezioni: viaggio all’estero (biglietto aereo A/R)
II classificato per ciascuna delle due sezioni: videocamera digitale
III classificato per ciascuna delle due sezioni: navigatore satellitare

A tutte le scuole partecipanti verrà offerta una targa "Amico del Cispo".

Verranno infine estratti a sorte tre insegnanti tra i referenti indicati sulle schede di richiesta kit, a cui abbiano fatto effettivamente seguito partecipazioni, n. 3 televisori al plasma.

A tutti i partecipanti sarà conferito un attestato di partecipazione.

La cerimonia di premiazione avverrà in Krapula Gora, nel luogo che sarà reso noto, il 13 aprile 2018. I vincitori saranno avvisati direttamente mediante comunicazione a mezzo servizio pubblico postale e, ove possibile, comunicazioni telefoniche informali. Tutti gli altri saranno avvisati via calesse.

Art. 6
L’Istituto si riserva il diritto di riprodurre le opere pervenute per finalità biecamente commerciali, fatti salvi i diritti di cui alla legge 22 aprile 1941, n. 633.

mercoledì 14 novembre 2007

Vota Cispo

Economia in crisi?
Editoria in crisi?
Creatività in crisi?
Crisi in crisi?
No problem.
Presentatevi alla prossima fiera della brugola con la spilla di Cisponi e ogni porta vi sarà aperta.
Disponibile in tre versioni, per gradi di amicizia.

Amicizie altolocate

Incredibile successo per il blog di Cisponi. In Sole 24 Ore, frotte di amici e curiosi si sono riversati sul suo spazio telematico implorando l'add, invocando il link, espletando i postz.
Tra gli amici, oltre al vecchio compagno di banco Quirino Schiavazzi, alcuni altri volti noti del mondo accademico. Eccoli qua.

La dottoressa Fiorella Laguàrdiola


Il professor Mimmo Rantolo


La magnifica direttrice Shantalla Caprioglio


Si ringrazia Gaccu, Amico del Cispo Gold, tessera onoraria, per il materiale iconografico.

Cisponi e il Verbo

© - Lo Bianco - Olivieri 2006 "Se sulla sua strada incontrerai una persona che nel vederti cambierà marciapiede, considerati fortunato: egli è il Cisponi".

Dal libro I del Cisponi, cap. 37, c.v. VII quater



lunedì 12 novembre 2007

Who is Cisponi?

© - Lo Bianco - Olivieri 2007Eccola, l'ho tirata fuori da un cassetto ed era sepolta dalle cose che occupavano gli strati sovrastanti i vecchi ricordi degli anni passati, accumulatisi man mano che il tempo passava.

E' una vecchia foto del Cisponi, ripreso durante una delle tante "feste delle medie" degli anni '80. Ricordate? I brufolazzi, l'ascella purificata, l'aranciata amara e il ballo della bottiglia? Ebbene, Cisponi c'era. E noi?

Mentre Cisponi cazzeggiava col "tenax" per impomatarsi il ricciolo, qualcuno di noi passava il tempo a leggere la "Critica della ragion pura" di Kant, smarrendosi nell'analisi dell'"Estetica Trascendentale" del filosofo tedesco e magari lui, il "Cispo" si smarriva tra gli arti inferiori della nostra compagna di classe, quella carina del primo banco che non ti caga neanche di striscio, concentrato nella sua personale analisi dell'"Estetica della Passera" che noi conosceremo più in là, in maniera più platonica, guardando i film di Edwige Fenech nelle seconde visioni delle domeniche pomeriggio al cinemino del quartiere.

Cisponi il figo, Cisponi il giullare della classe, Cisponi il Gaggio, Cisponi che non fà la naja per "sovrannumero" e tu parti a Bolzano o a Lampedusa per tutti i dodici mesi, Cisponi che ha il motorino e tu no, eppure tu studi e ti applichi e lui no.

E non vale nemmeno la consolazione che un giorno, noi si possa raggiungere la tanto agognata posizione sociale che pensiamo ci spetti, mentre il Cisponi possa languire nella precarietà riservata a quelli che, come lui, non avrebbero la caratura per aspettarsi altro dalla vita. Perché Cisponi riuscirà a stupirci anche in questo caso e rischieremmo di vedercelo un giorno ad occupare i posti chiave, quelli che contano, tipo: capo-ufficio personale della grande azienda alla quale noi abbiamo intenzione di presentare il nostro curricula, sperando nell'assunzione, oppure in politica schierato con la maggioranza di turno e vederlo in TV a pontificare sulla meritocrazia, mentre noi saremmo costretti ad emigrare nella speranza di un futuro migliore, attanagliati dal precariato più becero.

Lo abbiamo avuto tutti un Cisponi nella vita, fateci caso. Alla fine non ci resta che essere dalla parte del Cisponi, il politically incorrect per eccellenza, lo stronzo per antonomasia, il paraculo per ogni circostanza. Forse è per questo che ci sta simpatico, proprio come Superman. Perché noi non potremmo mai essere come Superman anche se ci piacerebbe, così come non potremmo mai avere la faccia di culo di Cisponi, ma vorremmo tanto avercela.

Cisponi regna e ha tutte le risposte!

Il primo post non si scorda mai

Sono reduce dalla più importante convention del fumetto da almeno una ventina d'anni a questa parte e sono davvero felice. Sono stati giorni di incontri e fervide attività tra le quali non posso non ricordare l'epica pizzata della prima sera con il solito Cisponi che si è ubriacato con l'ammazzacaffè (ne ha bevuti una decina di fila). Salito sui tavoli, il Cispo ha intonato a squarciagola "Ryu ragazzo delle caverne" ricevendo in cambio sputi e spinte da altri commensali che preferivano "Sasuke il piccolo ninja". Lui non l'ha presa bene e la serata è finita allegramente in rissa, coinvolgendo uno sparuto gruppo di avventori dall'animo già acceso a causa di una diatriba su che cosa si intendesse esattamente per graphic novel.

Cacciati dall'Antro del Pizzicagnolo (questo il nome dell'accogliente locale), abbiamo continuato a pestarci a sangue nella piazzetta principale. Il Cispo è una sagoma, quando però alla fine pretendeva di esibirsi anche in "Ma com'è carino e dolce Chobin" il previdente Menegotti lo ha centrato con un jab sul naso preservandolo così da ben peggiori pestaggi. Al pronto soccorso si è innescata pure una discussione su chi fosse il regista della serie tv di Batman degli anni '60, ma è stata sedata subito da un anziano degente uscito da una stanza agitando il pappagallo e urlando come un ossesso contro il Cispo.

Il secondo giorno in fiera è andato in crescendo. Mentre girovagavo per gli stand ho potuto sbattere volontariamente addosso a un po' di persone, primo tra tutti Gilberto Tracagnoni, il geniale ideatore della saga degli Invertebrati. Me lo aspettavo pieno di sé e antipatico e invece ci ha deliziati tutti raccontando barzellette sul mondo del fumetto e su Alfredo Manfrini, in particolare. Che Manfrini sia un po' paraculo nell'ambiente è noto, ma le storielle che ha tirato fuori il Traca ci hanno fatto davvero sbellicare. Mentre mi tenevo la pancia per le risa, ecco che ti vedo passare Kitty Tocco, il mio mito assoluto, il fumettista sardo che si è fatto strada in Olsazia del Nord e che ora veniva alla fiera da invitato speciale a firmare dedicaces sul suo ultimo successo, il romanzo grafico "L'altro giorno era un altro giorno". Gli urlo "Kitty, sei il mio faro!" e lui, sdegnoso, risponde che il faro posso infilarmelo... sì, insomma, ho capito che non gli piacciono gli adulatori, ma non c'era bisogno di rispondere così davanti a tutti. A fine giornata, proiezione de "Il cuore oltre la siepe affianco al bosco", insuperato capolavoro dell'animazione disneyano-manga-kawaii firmato dal maestro Jimbo Majong (presente in platea). Appena terminata la proiezione c'è stata un'ovazione, ma all'improvviso il solito Lorenzino Lorenzetti della Skuba Press è salito sul palco e ha urlato che secondo lui la pellicola era una cagata pazzesca. E' scoppiato il finimondo: urla, insulti, lancio di sedie. Uno in fondo alla sala continuava a sbraitare che la graphic novel è un'altra cosa, un altro cercava di portarsi avanti prendendo le ordinazioni per la pizzata, un altro ancora si lamentava del fatto che in questi happening fumettistici lo sport nazionale fosse lamentarsi. Insomma, un bordello nel quale Cisponi ha tentato pure di intonare "Ransie la strega" e ha rimediato un'action figure delle Gilmore Girls sul naso già fratturato la sera prima.

L'ultima giornata è stata quella delle premiazioni. Io non volevo farlo sapere a nessuno e mi sono tenuto per me che quel premio per la miglior sceneggiatura mi spettava di diritto per manifesta artisticità de "Cronache dalle scogliere di legno", il mio pezzo forte che in Francia mi hanno detto piace un casino ma qui non lo capiscono. Ho anche camuffato bene, complimentandomi con Cesaroni, l'organizzatore del festival ma, in realtà, che palle!, possibile che non ci sia una critica in grado di non seguire il mainstream e andare oltre l'apparenza scovando lo stream of consciousness? Vabbe', che mi rugo a fare, tanto è tutto un magna-magna e si sa. Arriva il momento della premiazione. Il Bigi, fresco di premio per la migliore interpretazione dei primi piani in vignette mute virate in bianco e nero, sta per fare il suo discorso di ringraziamento quando dal fondo della sala parte lo strale terra-aria del noto critico-polemista Asdrubale Cagnacci. E attacca "che il primo piano vero in Italia non lo sa usare nessuno", e che "in Francia sì che sanno che cos'è", e che "il Belgio ormai l'ha pure superato il primo piano", e che... e che palle di nuovo! Dritto per dritto gli arriva una seggiola da giardino sul muso stendendolo secco. Sarà stato il tonfo, sarà stata quella certa elettricità nell'aria, fatto sta che si desta dal torpore quel poveraccio di Cisponi che tranquillo se la pisolava durante la premiazione e che cosa ti combina? Intona subito "Rocky Joe" sbagliando l'attacco e mischiandola con "Judo Boy". Roba da far resuscitare Cagnacci che come prima cosa insulta con veemenza il Cispo, accusandolo (non a torto, a dirla tutta) di fare un oltraggio alla grande tradizione della canzone cartoonesca italiana. E poi lo colpisce con un uppercut al naso, tanto per non sbagliare.

Nel complesso devo dirmi soddisfatto, nonostante la mancata premiazione delle mie opere principali (ricordo solo la completamente e scientemente ignorata "Bang Tze Tung, fumettisti futuristi in Cina", per darvi un'idea del palese boicottaggio nei miei confronti) la fiera è andata bene e ci siamo divertiti, le pizze erano all'altezza dell'occasione e Cisponi pare che ce lo rimandino appena il setto nasale si è calcificato. L'ultima sera, come al solito, Foggy Man (nella foto) è scappato prima che ci portassero il conto, ma questo è divenuto un rituale tipico del festival e un po' tutti lo attendiamo sempre con ansia.
Alla prossima edizione del Krapula Komikom, dunque!

Una foto del ridente borgo di Krapula scattata dalla mia camera d'albergo.